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ORCA, ECOLOGIA ED ETOLOGIA DEL SECONDO MAMMIFERO PIU’ DIFFUSO AL MONDO

orca
Articolo di Simone Marzocchi, nostro associato che ha seguito il corso di formazione in Comunicazione e Divulgazione Scientifica.

 

L’orca è di sicuro uno dei cetacei più noti al mondo, famosa per la sua intelligenza ed estremamente riconoscibile grazie alla tipica colorazione nera e bianca. Ma come vive in natura? Quali habitat predilige? Di cosa si nutre? Scopriamolo insieme.

Orcinus orca è un cetaceo odontocete carnivoro appartenente alla famiglia dei Delphinidea, unica specie vivente del genere Orcinus. Questa è una specie cosmopolita, ovvero presenta una distribuzione in tutti i continenti, dalle fredde acque dell’Artico e Antartico a quelle calde dei tropici. Le popolazioni di orche sono più concentrate intorno all’Islanda e alla Norvegia settentrionale, lungo la costa nord-occidentale degli Stati Uniti e del Canada, nell’Artico e Antartico. Sono definite dall’Enciclopedia dei mammiferi marini come il mammifero più diffuso al mondo, seconde solo all’uomo.

La morfologia di questi animali presenta un netto dimorfismo sessuale: i maschi sono solitamente di stazza maggiore, fino ad arrivare ad una lunghezza di 10 m e un peso di 10 t, mentre le femmine arrivano ad un massimo di 8.5 m e un peso di 7,5 t. Altra caratteristica importante è la morfologia della pinna dorsale, dove troviamo una pinna triangolare nei maschi e una falciforme nelle femmine.

La maturità sessuale viene raggiunta tra i 10 e i 18 anni, verso i 10 dalle femmine e verso i 16 dai maschi.

La longevità non cambia tra i sessi e oscilla in un margine tra i 35 e i 50 anni.

Le orche possono vivere in gruppi di circa 40 individui chiamati pods, gruppi nei quali si trovano esemplari di entrambi i sessi e di tutte le età con a capo un maschio maturo, oppure possono vivere come individui solitari.

Quando vivono in gruppi, all’interno si formano delle famiglie matriarcali composte da femmine con i loro figli femmina, che vanno a formare unità di base. Le figlie restano con la madre fino alla morte di questa. I figli maschi dopo lo svezzamento restano nel pods ma non appartengono a nessuna famiglia.

I maschi adulti proteggono tutta la prole, non solo i loro figli, poiché spesso capita che le femmine si accoppino con maschi di altri pods.

Le orche hanno una dieta varia, che conta sia invertebrati che vertebrati marini, come cefalopodi, pesci, tartarughe marine, uccelli marini e mammiferi marini. La caccia avviene principalmente nella zona pelagica, quindi in zone di acqua non profonda; addirittura talvolta sia adulti che piccoli si avvicinano alla costa a tal punto da rischiare lo spiaggiamento.

Orcinius orca presenta una dieta generalista, con una complessa relazione etologica con le prede: è stato osservato il suo passaggio all’interno di zone ricche di prede senza creare allarmismo in questi, si è dedotto quindi che la dieta varia in base all’area geografica e alla disponibilità stagionale delle prede. Si è spesso notato un aumento della dieta a base di uccelli e mammiferi marini durante l’inverno.

Durante la caccia possono avvenire dinamiche complesse, come l’accerchiamento delle prede da parte del branco in modo tale da evitare la fuga di queste. Spesso d’estate questo fenomeno si osserva nella caccia dei salmoni (loro principali prede in quella stagione) e se il banco è numeroso, gli adulti portano con la bocca le prede in superficie e le passano ai piccoli ancora in difficoltà nella caccia.

Lo studio della più nota popolazione di orche nel Nord America ha portato alla scoperta dell’esistenza di due gruppi all’interno di questa specie: i “transitori” e i “residenti”.

La differenza tra i due gruppi è visibile osservando più fattori: la dieta, i suoni emessi nella comunicazione, il comportamento interno al pods e lo studio molecolare sul DNA ha anche portato alla luce la differenza in alcune sequenze del genoma tra gli individui dei due gruppi.

I transitori sono caratterizzati dal predare mammiferi marini e uccelli marini, mentre i residenti si nutrono principalmente di pesce, spostandosi in base alle migrazioni di questo.

Esiste un terzo gruppo che sta venendo studiato solo recentemente, chiamato “offshore”, che vive a largo della costa e non interagisce né con i residenti e né con i transitori.

Dallo studio di questi tre gruppi sta emergendo la possibilità che la specie Orcinus orca stia andando incontro a speciazione simpatrica, ovvero la divisione da una a più specie dovuta non ad una separazione fisica di due gruppi, ma basata su differenze di dieta e stile di vita.

Lo stato di conservazione di questa specie non è ben chiaro a causa della difficoltà nella raccolta dati dovuta alla dispersione degli individui e alla loro riproduzione. Si stanno comunque facendo molti studi riguardo questo in diverse parti del mondo.

 

Simone Marzocchi

 

Fonti:

Phylogenomics of the killer whale indicates ecotype divergence in sympatry – PubMed (nih.gov)

Resource specialisation and the divergence of killer whale populations – PubMed (nih.gov)

killer whale | Definition & Facts | Britannica

Killer Whale Information – Killer Whale Facts and Information (killer-whale.org)

Orca (Killer Whale) – Whale & Dolphin Conservation USA (whales.org)

Mammiferi: Orca o Orca assassina (agraria.org)

Ulteriori informazioni sulla balena assassina, AKA Orcas (greelane.com)

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Articolo scritto da un nostro associato o un collaboratore esterno dell'Associazione ETICOSCIENZA