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SQUALI: PREDE O PREDATORI?

squali

Articolo di Cristiano Musso, nostro associato che ha seguito il Corso in Comunicazione e Divulgazione Scientifica.

 

Gli squali, perfetti predatori adattati ai delicati equilibri dell’ecosistema marino, oggi rischiano l’estinzione.

 

INTRODUZIONE

Comparsi sul nostro pianeta milioni di anni fa, gli squali, oggi rischiano di scomparire a causa, principalmente, della pesca illegale. Questo porterà, senza accorgercene, al collasso di un intero ecosistema, quello marino.



IL LORO IMPORTANTE RUOLO NELL’ECOSISTEMA MARINO

Gli squali occupano la Terra da circa 400 milioni di anni. Predatori perfettamente adattati ai delicati equilibri del complesso ecosistema marino. Il loro importante ruolo ecosistemico è quello di garantire la stabilità di tutto l’ecosistema, essendo ai vertici della catena alimentare. Gli squali, infatti, al pari di molti altri predatori marini e terrestri, limitano la crescita del numero di altre specie, mantenendo così un delicato equilibrio fra le diverse forme di vita.

 

LE PRINCIPALI MINACCE

Ogni anno nel mondo, si stima che vengono uccisi circa 100 milioni di esemplari, una vera e propria minaccia per la sopravvivenza di qualsiasi specie, ma in particolare per gli squali dato che i loro tempi di riproduzione e crescita sono piuttosto lunghi. Questo massacro in parte è dovuto al by catch che porta ogni anno alla pesca accidentale e indiscriminata di molte specie di squali e alla long-line un sistema di palamiti che porta alla cattura di moltissimi esemplari.

 

IL FINNING

La causa primaria, però, rimane la pratica illegale del finning ovvero la barbara rimozione delle pinne dorsali e pettorali. Pratica aumentata enormemente dagli anni 90 ad oggi, per rispondere alla crescente richiesta di zuppa di pinne di squalo, considerato un piatto prelibato in moltissime zone dell’Asia (soprattutto in Cina e in Vietnam). Le carcasse degli squali, private delle pinne molto spesso vengono rigettate in mare in modo che il pescatore, una volta rientrato in porto, possa non dichiararne la cattura e quindi non superare le quote di pesca consentite.

 

COSA SI STA FACENDO AL RIGUARDO?

Sono molte le associazioni e le figure che si stanno muovendo per proteggere questi animali e che si battono ogni giorno per spiegare al mondo che gli squali non sono i “mostri” che tutti vogliamo credere. Proteggere questi animali vuol dire anche tutelare la stabilità di un intero ecosistema. L’estinzione degli squali potrebbe innescare contraccolpi a valanga di cui ignoriamo (o meglio, vogliamo ignorare) gli effetti. Una cosa è certa, le specie che ne soffrirebbero sarebbero molte, compreso l’uomo (infatti, alcune zone costiere di paesi come l’Africa, l’India e lo Sri Lanka, hanno come pressoché unica fonte di proteine proprio la carne di squalo). Quindi ora, se ci fermassimo un momento e provassimo ad immaginare un mare, un oceano, un intero ecosistema senza squali forse ci accorgeremmo di quanto questo scenario, privo di minacce, appaia solo più inquietante.

 

Cristiano Musso

 

FONTI E RIFERIMENTI

  • LIFEGATE: “Stiamo sterminando gli squali, lo shark finning è ormai insostenibile”;

  • DISCOVER WILDLIFE: “What is shark finning and why is it a problem?”

  • SMITHSONIAN OCEAN: “Shark Finning: Sharks Turned Prey”;

  • OCEAN 4 FUTURE: “Shark finning … un’atrocità senza senso che continua nonostante tutto”.



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Autore

Articolo scritto da un nostro associato o un collaboratore esterno dell'Associazione ETICOSCIENZA