Site icon ETICOSCIENZA – Associazione di Etologia Etica®

ZOO OLANDESE. ORSI UCCIDONO UN LUPO

(ATTENZIONE: video non consigliato a bambini o persone eccessivamente sensibili – scene cruente)
 
Convivevano da 12 anni, gli orsi e i lupi dello Dierenrijk Zoo a Mierlo (Paesi Bassi). Una grande installazione multispecifica in cui si voleva rappresentare un classico habitat montano in cui grandi predatori normalmente convivono. “Abbiamo deciso di mettere nello stesso exhibit i lupi e gli orsi per fornire un maggiore arricchimento ambientale agli animali” affermano i responsabili dello zoo.
 
I lupi si rinfrescano nell’acqua e quando stanno per uscire, non si sa perché, gli orsi in gruppo attaccano uno dei lupi, tentando di annegarlo e uccidendolo a morsi e zampate, davanti ai visitatori dello zoo che riprendono la scena.
 

Lo zoo, sebbene in Olanda e sebbene EAZA, non si colloca tra i migliori zoo Europei, favorendo interazioni tra visitatori e animali, vendendo carezze e abbracci e promuovendo attività poco sane ed etiche nei confronti del benessere animale. Di certo la scelta di mettere insieme due superpredatori nella stessa “gabbia”, non è stata funzionale e dimostra la scarsa conoscenza scientifica ed etologica dei gestori della struttura, a conferma delle altre discutibili attività promosse dallo zoo.

Le installazioni multispecifiche possono sì, essere molto funzionali e utili al benessere animale, favorendone appunto l’arricchimento ambientale, sociale e creando exhibit che si avvicinano a quello che è un ambiente Naturale, oltre ad essere fortemente educative sul senso di ecosistema e di habitat condiviso.
Tuttavia, non si può credere che una multispecifica vada bene sempre, con tutti gli animali: può essere una scelta opportuna nel caso di Erbivori (zebre, giraffe, gazzelle ad esempio), ma già solo tra specie di Primati potrebbe essere pericoloso. Figuriamoci nel caso di due predatori come il lupo e l’orso.
In Natura condividono le stesse zone, sì, e difficilmente si sono verificati episodi cruenti e letali. Tuttavia l’etologia ci insegna che in cattività molti dei comportamenti e delle dinamiche sociali tra gli animali, vengono alterati sopratutto dallo spazio limitato e dalla presenza dei visitatori. Attenzione però: questo non vuol dire che la cattività sia sempre integralmente sbagliata. Dipende dal tipo di zoo, di gestione e attenzione al benessere animale.
Gli zoo purtroppo servono. Servono per la conservazione, la ricerca e l’educazione e l’utopia di vivere in un mondo in cui gli animali vengono salvaguardati solo nel loro habitat è purtroppo lontana dalla realtà.
Tuttavia, la gestione di uno zoo deve essere tutelante del benessere e della salute degli animali e la scelta di far condividere uno stesso spazio ristretto a due superpredatori appare una scelta azzardata ed infatti si è dimostrata sbagliata.

Direi che è difficilmente probabile che l’attacco al lupo da parte degli orsi sia stato provocato da uno stress esterno (visitatori o elementi esterni alle dinamiche di gruppo), né tantomeno alla “fame” e al bisogno di cacciare.
Potrebbe essere stato un segnale comunicativo interspecifico non compreso o non veicolato nel modo più adeguato tra il lupo e gli orsi. Potrebbe essere stato un stress dovuto ad un conflitto di territorialità o di risorse.
Non si sa. Quello che è certo è che la scelta di mettere lupi e orsi nella stessa installazione è stata letale e sbagliata, ed è altrettanto certo che non per questo bisogna generalizzare e condannare ogni forma di ambiente controllato in cui si lavora per la conservazione ex situ di specie protette e potenzialmente a rischio.

Chiara Grasso

Seguici sui social
Exit mobile version