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A CHE SERVONO CIMICI, MOSCHE E ZANZARE?

La risposta a questa domanda non esiste perché la domanda in sé è priva di significato: le cimici, le mosche o le zanzare, come ogni altro organismo di questo pianeta, non hanno una funzione né uno scopo.

Il non servire a nulla però non significa che dobbiamo sistemarle di rimando nella categoria “inutili” perché, come tutte le specie hanno un ruolo ecologico (anche se appare invisibile ai nostri occhi) che giustifica la loro esistenza.
Il fatto è che che non hanno un’utilità intrinseca se non quella che di volta in volta possiamo riconoscere loro, ma si tratta di un’utilità soggettiva ed assolutamente effimera.
Questa domanda rappresenta l’eredità culturale di un approccio finalistico alla natura, sistema perfetto in cui tutti gli ingranaggi hanno uno scopo di progettazione. L’approccio finalistico ha forti radici nel Creazionismo religioso in cui ogni organismo è stato creato da un progettista e per tale motivo ha un progetto (un fine, uno scopo) a cui è destinato. Usando questo approccio la domanda non ha risposta se non quella di ammettere che il progettista sia un burlone o un incompetente, creatore di un ingranaggio non solo inutile ma perfino fastidioso.
Da un punto di vista scientifico l’approccio a queste domande non è mai finalistico ma evolutivo: le cimici, le mosche e le zanzare non esistono per “fare” o “essere qualcosa”, esistono semplicemente perché sono “brave a farlo”. Sono il frutto di una selezione naturale che le ha fatte evolvere nel corso di molte generazioni nella loro forma attuale, forma che a quanto pare funziona particolarmente bene se le ha fatte riprodurre in tal numero da far impazzire la razionalità degli esseri umani.

Fonte: https://minimorumanimaliumtheatrum.wordpress.com/2014/10/22/a-cosa-servono-le-cimici/

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