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CANI DA COMPAGNIA DI RAZZA: È DAVVERO COSÌ NECESSARIO?

In breve:
I cani di razza, soprattutto quelli pagati sotto prezzo, quelli provenienti dal traffico illegale di cuccioli, contribuiscono allo sporco mercato che campa sulla pelle di animali venduti e comprati come complementi d’arredo. Sanitariamente, inoltre, la scienza afferma che i meticci siano molto più sani e longevi dei cani di razza.
Comprare un cane di razza su internet, o da privati privi di conoscenza che lo svendono senza ritegno, significa rendere quel cane un pretesto per continuare a sfruttare “cagne da parto”, e a contribuire al mercato nero di cani di razza, soprattutto dall’Est Europa.
Molti negozi, purtroppo, sono vittime e carnefici di questo commercio e molti allevatori speculano ancora sulla vita di questi animali. Nel dubbio, noi futuri proprietari di cani da compagnia, cerchiamo di favorire le adozioni nei canili.
Contribuiamo a svuotare quelle gabbie, invece che a riempire le tasche di qualche ricco commerciante di cani.

Articolo:
Quando si sceglie un cane per compagnia, e non per lavoro e utilità pratica, lo si vuole di razza perché lo si crede più bello, sano, morbidoso e di “valore”. Ma è questa la verità? A volte mi sento dire: “Beh ma se devo prendere un cane, almeno lo prendo che mi piace”. Vorrei, a questo punto chiarire un paio di cose e aprire gli occhi su quello che è il vero mondo dei cani di razza.

A te piace che il tuo cane sia stato vittima di un traffico illegale dall’est Europa? Cuccioli che viaggiano per notti e notti dentro scatole, camion al buio per non essere scoperti, il cui 50% muore durante il viaggio?
Cuccioli che vengono trattati come merce, per essere rivenduti ai negozi o su internet, in Italia.
Cuccioli la cui madre vive solo per sfornare figli, e che non vive più di 5 anni a causa dei tanti parti? Ti piace che la madre del tuo cagnolino sia sfruttata per questo business? Ti piace sapere che i fratelli del tuo cagnolino sono morti di fame e sete per essere rivenduti in Italia?
Cuccioli che non hanno le cure veterinarie e le precauzioni che dovrebbero avere per la fretta di venderli senza investire soldi sulla loro salute. Cuccioli che vengono separati dalla madre dopo poche settimane, quando è ancora aperto il periodo sensibile di apprendimento e di attaccamento e sappiamo tutti che questo comporta sofferenza di entrambe le parti, oltre ad avere cuccioli che avranno per sempre problemi comportamentali, sociali e di regolazione emotiva.

Un paio di settimane fa, a Trieste è stata trovata una coppia polacca che, recidiva, transitava illegalmente 65 cuccioli di razza. La maggior parte malnutriti, senza acqua, ovviamente senza microchip e vaccini e da cui avrebbero incassato circa 60.000€. La gran parte dei commercianti di cani di razza abusivi, sopprime i cuccioli che non si vendono dopo 4/5 mesi perché non più carini, non più vendibili e quindi sono un “peso”, un po’ come uno stock al supermercato: è scaduto. Peccato che un cane non sia uno yogurt, non si butta quando scade e non sia nemmeno una borsa firmata da volere di “marca” perché di moda.

Un cane da compagnia non dovresti prenderlo per te, ma per lui e dovresti sceglierlo, certo, in base alle tue esigenze ma con l’obiettivo etico di fare del bene all’animale e non al tuo Ego. Se si decide di prendere un cane/gatto da compagnia non lo si dovrebbe scegliere solo in base alla razza. Si dovrebbe decidere di prendere un cane per salvare una vita dalla strada o dal canile, a meno che un determinato cane non sia utile e necessario per un preciso lavoro/attività. Lo si prende, sicuramente in base alle esigenze personali e di gestione, ma non certo semplicemente per l’aspetto estetico riducendo il suo essere animale ad un mero complemento d’arredo.

“Anche l’Australia si trova a combattere contro il fenomeno delle fabbriche dei cuccioli e annuncia un grande giro di vite sulle norme che regolano questo settore, dopo alcuni casi gravi di maltrattamento.
Attualmente la norma è unica per chi alleva da 3 a 150 cani per la riproduzione, mentre prossimamente saranno considerati allevamenti di primo livello quelli che hanno fino a 10 fattrici, mentre dovranno sottostare a regole più severe gli allevatori che abbiano un maggior numero di cani. Le nuove regole prevedono poi il divieto di vendita di cani e gatti nei negozi di animali, con la sola esclusione di quelli provenienti dai canili e dalle associazioni. Una scelta intelligente che dovrebbe essere fatta anche in Italia.
L’abbandono dei cani di razza sta diventando, inoltre, un fenomeno preoccupante riscontrato nei canili di Londra: sempre più proprietari di cani di razza consegnano il loro animale al dopo pochi mesi o settimane. Secondo la prestigiosa associazione Battersea Dogs & Cats Home, il numero di Cavalier King e di Carlini abbandonati dai proprietari sta aumentando in modo rilevante, con punte di ben 32 carlini consegnati solo nella prima metà di novembre o di 65 Shih-tzu nel solo mese di ottobre. Le motivazioni di questo comportamento, in parte derivante dagli acquisti di impulso, è da ricercarsi soprattutto nell’incapacità gestionale e nelle numerose patologie di cui sono spesso portatori questi cani, dovute alle loro condizioni di allevamento, all’esasperazione degli incroci per ottenere cani sempre più piccoli e con i tratti somatici dei cuccioli anche da adulti. Le disinvolte tecniche di allevamento rendono queste razze particolarmente ambite dal pubblico, ma anche molto delicate e costose sotto il profilo delle cure veterinarie.(Vedi problemi sanitari nelle razze Brachicefale)  La miglior scelta, quella che peraltro non agevola i trafficanti di cuccioli, resta sempre quella di adottare un cane presso un canile. Peraltro tutte le ricerche attestano che i meticci hanno minori problemi di salute rispetto ai cani di razza, proprio a causa delle esasperazioni di un allevamento irresponsabile.” (-Ermanno Giudici -)

Infatti, diversi studi hanno mostrato come gli incroci possiedano un vantaggio in salute. Uno studio tedesco ha trovato che “I meticci richiedono di meno trattamenti veterinari”. Studi in Svezia hanno riscontrato che “I meticci sono meno predisposti a molte malattie rispetto alla media dei cani di razza poiché hanno una gran lunga minor possibilità di mostrare le malattie che sono comuni nei parenti di allevamento. La loro salute genetica è sostanzialmente maggiore” e riferito al tasso di mortalità “I meticci sono consistentemente nella fascia a basso rischio”. Un altro studio riporta che “l’età media alla morte era di circa 8,5 anni per tutti i bastardini e di 6,7 anni per tutti io cani di razza. Per ogni gruppo di peso, l’età alla morte dei cani puri era significativamente più bassa dei cani incrociati”, mentre uno studio in Danimarca ha trovato un “maggiore longevità media per i cani meticci”

Prima di decidere di *comprare* un cane, quindi, provate a fare un giro nel canile del vostro Comune. Sarete sorpresi nel vedere l’innumerevole quantità di cani di razza che si trovano rinchiusi dietro le sbarre. Cani che sono stati abbandonati quando il gioco è finito.
Sarete sorpresi di vedere quanti cani hanno bisogno della vostra adozione per vivere una vita degna, indipendentemente dal pedigree e dal colore del pelo.
Prima di contribuire al mercato dei cani di razza per compagnia, fatevi un giro in un canile. Poi ci ripenserete.

Perché di razza o no, l’importante è che sia un cane che abbia bisogno di voi più di quanto voi abbiate bisogno di lui.

Chiara Grasso

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Autore

Etologa

Laurea Magistrale in Evoluzione del Comportamento Animale e dell'Uomo presso l'Università di Torino. Dopo aver svolto uno stage formativo presso il "Bioparc Valencia" (Valencia, Spagna) ed essere stata guida naturalista e ricercatrice presso "Monkeyland Primate Sanctuary" (Plettenberg Bay, Sudafrica), ha ricoperto il ruolo di Wildlife Manager presso "Kids Saving the Rainforest - Wildlife Sanctuary and Rescue Center" (Quepos, Costa Rica). E' stata finalista nazionale del contest di comunicazione scientifica "Famelab 2018" ed ha partecipato come relatrice a TEDxRovigo 2019. Dal 2019 è guida escursionistica ambientale certificata e socia della Società Italiana di Etologia. Nel 2020 ha ottenuto l'attestato FGASA come guida safari in Africa e il certificato di Track and Sign da Cybertracker level I. Attualmente si occupa di divulgazione scientifica presso l'Associazione ETICOSCIENZA. Da marzo 2021 è stata nominata all'interno del Consiglio di Amministrazione del Bioparco di Roma.

chiaragrasso.eticoscienza@gmail.com