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ANIMALI E SALUTE PSICO-FISICA: LA PSICOLOGIA TRANS SPECIE

COLLABORAZIONE ESTERNA DI ROSSANA ASTOLFI

Fermo restando che specie diverse hanno esigenze, anatomia e fisiologia differenti tra loro, e che ciascun gruppo tassonomico merita senza dubbio un discorso a se’ stante, ci sono un paio di punti fermi di cui dovremmo ricordarci per iniziare a fare chiarezza.

In primis, la comunità scientifica offre di anno in anno nuove evidenze che vanno a confutare teorie rimaste in auge per decenni: un tempo si riteneva che gli animali non usassero utensili per cibarsi, né tantomeno che potessero dimostrare collaborazione ed aiuto reciproco in situazioni di conflitto, si riteneva che gli animali non assumessero piante medicinali per  curarsi, che non potessero giungere a vere e proprie situazioni di conflitto ‘human-like’ tra gruppi di specie diverse.
Eppure tutto questo accade, e per anni noi abbiamo ignorato quella che è la psicologia trans-specie, la psicologia di specie diverse da noi.

Inoltre, per il primate Homo sapiens è già risaputo quanto la correlazione tra salute fisica e psicologica sia stretta: qualora non aveste voglia di sciropparvi tutti i riferimenti bibliografici, vi basterebbe chiedere conferma al vostro medico.

A questo punto, non è difficile immaginare quanto beneficio trarrebbero i nostri amici animali dal riconoscimento, ufficiale e definitivo da parte dell’uomo, di una linea di pensiero favorevole a considerare non soltanto la loro salute fisica, bensì anche quella della psiche.  Fortunatamente, ci sono persone e luoghi dove i principi della psicologia trans-specie sono già stati approfonditi ed applicati: “The David Sheldrick Wildlife Trust“, in Kenya, è nato come centro di recupero per elefanti scampati alla strage da parte dei bracconieri, e che successivamente ha iniziato ad occuparsi anche di altre specie. “The Elephant Sanctuary” in Tennessee, nato per salvare gli animali dai circhi (da sempre luoghi tradizionali di sofferenza per animali esotici, purtroppo) e lavora a partire dagli stessi principi, ovviamente con una politica etica e sanitaria di Hand-Off per i turisti (animali non si toccano).
Possiamo solo augurarci che si tratti di un buon inizio per un futuro migliore per tutti gli abitanti della Terra. E voi? Che ne pensate?

Rossana Astolfi

Fonti:

Foto in evidenza di Chiara Grasso

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